Vitamina D vitale per la salute delle ossa, osteoporosi

La vitamina D è essenziale per l’assorbimento del calcio, salute delle ossa, sistema immunitario, salute cardiovascolare. Vediamo la carenza, i cibi, quali malattie cura, le funzioni, soggetti a rischio

La Vitamina D o Calciferolo è un altro micronutriente importantissimo per l’irganismo.

Si tratta di una vitamina liposolubile (si scioglie nei grassi) che il corpo immagazzina per utilizzarla al fabbisogno.

Si trova naturalmente in alcuni alimenti (olio di fegato di meluzzo, uova), nei cibi fortificati (latte e cereali) e negli integratori (disponibile in due forme: vitamina D2 o ergocalciferolo e vitamina D3 o colecalciferolo).

È anche prodotta, a livello endogeno, dai raggi ultravioletti (UV) che a contatto con la pelle, attivano la sintesi della vitamina D.

La vitamina D è a tutti gli effetti un ormone con dei compiti importanti, tra cui la regolazione metabolica di fosforo e calcio.

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Intervista Prof. Andrea Giustina

Vitamina D

Indice Contenuti
Vitamina D: Proprietà e funzioni Interazione della vitamina D con altre sostanze
La vitamina D in quali alimenti la troviamo? Quando assumere vitamina D?
Di quanta vitamina D abbiamo bisogno giornalmente? Vitamina D in gravidanza
Carenza di vitamina D Calciferolo e corona virus
Soggetti a rischio di carenza Calciferolo e la salute della pelle
Quali patologie prevenire e cura? Test carenza vitamine
Eccesso di vitamina D

Vitamina D: Proprietà e funzioni

La Vitamina D o Calciferolo è anche conosciuta come “la vitamina del sole”, perchè, la forma principale di approvvigionamento, di questo micronutriente (ormone interessato all’assorbimento, a livello intestinale, del calcio), è tramite l’esposizione al sole.

I raggi ultravioletti (UV) a contatto con la pelle (meglio nelle ore più calde, quando il sole è più vicino alla terra), attivano la produzione di vitamina D (vitamina D3 o colecalciferolo), attraverso la molecola di colesterolo che c’è sulla pelle.

Intervista Dott.ssa Debora Rasio

Importanza della Vitamina D

Circa l’80% del fabbisogno giornaliero di vitamina D, è prodotta dall’esposizione al sole.

Per completezza di informazione, la vitamina D si trova sotto due forme naturali ed emtrambi sono prodotte dai raggi solari. La vitamina D3 (colecalciferolo) dall’esposizione al sole della pelle (valido per tutti gli animali, compreso l’uomo) e la vitamina D2 (ergocalciferolo) è prodotta da piante e funghi al contatto con il sole.

Il Calciferolo è inattivo e l’organismo deve fare due idrossilazioni per renderlo attivo, la prima nel fegato e la seconda nei reni.

Questa vitamina è importante per la salute delle ossa (aiuta ad assorbire e trattenere calcio e fosforo), infatti, è usata per il trattamento dell’osteoporosi.

La vitamina D (ormone), praticamente è necessaria in tantissimi processi vitali dell’organismo, scopriamo le sue importanti funzioni.

Le funzioni principali

Assorbimento del calcio

Il Calciferolo favorisce l’assorbimento del calcio nell’intestino e conserva concentrazioni adeguate di calcio e fosfato nel siero per una normale mineralizzazione delle ossa.

Crescita e matenimento delle ossa e denti

È anche indispensabile per la formazione e il rinnovamento delle ossa, senza questa vitamina le ossa vanno in sofferenza, potrebbero diventare molto fragili, sottili e anche subire deformazioni (sviluppa rachitismo nei bambini e negli adulti osteoporosi, debolezza muscolare e osteomalacia o ossa morbide).

La vitamina D e le ghiandole paratiroidi

Queste ghiandole, mediante il Calciferolo, favoriscono l’assorbimento del calcio nell’intestino e lavorano per bilanciare il calcio nel sangue dialogando anche con i reni e lo scheletro.

Sistema immunitario

La vitamina D modula e migliora la risposta immunitaria dall’organismo (virus, batteri), stimola l’immunità innata e impedisce lo sviluppo di infezioni e di malattie autoimmnuni.

Differenziazione cellulare

Il Calciferolo favorisce la differenziazione delle cellule e impedisce la proliferazione incontrollata delle cellule, perchè le mutazioni pussono causare il cancro.

Regola i livelli di insulina

Alcuni studi affermano che la vitamina D abbia un ruolo nella secrezione dell’insulina e la sua mancanza avrebbe un effetto negativo nella secrezione e tolleranza del glucosio nel diabete tipo 2.

Pressione sanguigna

Il Calciferolo ha anche una funzione importante nella regolazione della pressione sanguigna, infatti, la sua carenza aumenta il rischio di ipertensione.

Salute cardiovascolare

Gli ultimi studi, dimostrano che questa vitamina è importantissima anche per la salute del cuore, infatti, chi ne è carente raddoppia la probabilità di infarto.

Sistema nervoso centrale

La vitamina D, ha un ruolo importante anche nel sistema nervoso centrale, fungendo da regolatore. E’ stato riscontrato che i pazienti affetti da Morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, e disturbi neurocognitivi, tutti hanno una carenza di questa vitamina. Gli studi non sono ancora terminati, ma si suppone che una carenza di vitamina D sia legata alla comparsa di queste malattie (insieme alla cascata ossidativa).

La vitamina D in quali alimenti la troviamo?

Per quanto riguarda questa vitamina, l’apporto principale all’organismo non viene dagli alimenti, ma dal contatto della pelle con il sole. Gli alimenti con vitamina D non sono tantissimi e sopratutto contengono poco Calciferolo.

Pesce

  • Olio di fegato di merluzzo
  • Salmone
  • Trota
  • Tonno fresco e in scatola
  • Sardine
  • Sgombro
  • Gamberi
  • Pesce spada
  • Aringhe
  • Anguilla
  • Carpa
  • Storione
  • Uova di pesce
  • Spigola
  • Stoccafisso
  • Platessa
  • Sogliola
  • Caviale
  • Luccio
vitamina d alimenti tonno

Frutta

  • Succo d’arancia fortificato

Carne

  • Fegato di manzo
  • Petto di pollo
  • Manzo macinato
  • Uovo il tuorlo
  • Pancetta
  • Costine di maiale
  • Lardo
  • Salsiccia
  • Reni

Vegetali

  • Funghi Champignon
  • Fungo dell’olmo

Latticini

  • Latte, fortificato
  • Formaggio svizzero
  • Yogurt fortificato
  • Latte di soia fortificato
  • Cheddar
  • Margarina fortificata
  • Burro
  • Grana padano
  • Gruviera
  • Fontina

Cereali Fortificati

  • Farina di avena
  • Cereali per la colazione

Consiglio

Solo il 10-15% di vitamina D l’organismo la prende dagli alimenti, la parte rimanente, circa l’80% è sintetizzata dalla pelle a contatto con i raggi del sole. Consigliamo, quando possibile, di prendere almeno 30 minuti di sole al giorno, per favorire questo importantissimo processo. Ovviamente, nei mesi invernali, questo processo risulta compromesso e si sviluppa una ipovitaminosi (carenza). Nei mesi invernali, si dovrebbero consumare più alimenti con Calciferolo o assumere un integratore.

Di quanta vitamina D abbiamo bisogno giornalmente?

Tutti i giorni l’organismo ha bisogno di vitamina D per svolgere le proprie funzioni in modo corretto (assorbire il calcio, mantenimento osseo, eccetera). Di seguito potrete vedere l’assunzione giornaliera raccomandata in base all’età e al sesso. Il fabbisogno minimo è di 400 UI (unità internazionale) al giorno, per non sviluppare una carenza.

400 UI = 10 µg di vitamina D

Assunzione raccomandata giornaliera Vitamina D

Dati forniti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana

Uomo-donna-bambino ETA’ μg o mcg
LATTANTI 6-12 mesi 10
BAMBINI-ADOLESCENTI 1-3 anni 15
  4-6 anni 15
  7-10 anni 15
Maschi 11-14 anni 15
  15-17 anni 15
Femmine 11-14 anni 15
  15-17 anni 15
ADULTI    
Maschi 18-29 anni 15
  30-59 anni 15
  60-74 anni 15
  ≥75 anni 20
Femmine 18-29 anni 15
  30-59 anni 15
  60-74 anni 15
  ≥75 anni 20
GRAVIDANZA   15
ALLATTAMENTO   15
μg=microgrammi – unità di misura

Carenza di vitamina D

Non è affatto raro sviluppare una carenza di vitamina D ed i motivi sono davvero diversi. Oggi, in italia (e non solo) le persone che soffrono di carenza sono superiori al 40%.

Quali sono le cause della carenza?

I motivi che possono sviluppare una carenza vitaminica sono differenti, vediamoli nel dettaglio.

Poca esposizione al sole

Questa è la causa principale della carenza, perchè la fonte primaria di questa vitamina è l’esposizione al sole. Affinchè, il processo di produzione di vitamina D funzioni al 100%, bisogna prendere il sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 15), almeno per 30 minuti, senza ustionarsi (la pelle deve arrossarsi). Non è sufficiente prendere il sole nel viso e nelle mani, per la produzione di vitamina, il consiglio è prendere il sole almeno a mezzo busto nudo.

Età

E’ stato dimostrato che con l’avanzare dell’età la pelle sintetizza meno vitamina D attraverso il contatto con il sole, sviluppando la carenza (la pelle degli anziani, ha una capacità di sintesi sette volte inferiore rispetto ad un adulto).

Colore della pelle

La melanina della pelle ha un ruolo nella sintetizzazione del Calciferolo, le persone con tanta melanina (pelle molto scura) sintetizzano molto meno vitamina D al contatto con i raggi del sole.

Obesità

Chi soffre di obesità ha livelli bassi di vitamina D nel sangue, perchè i tessuti adiposi la tengono intrappolata e quando l’organismo ne ha bisogno non viene rilascita.

Poca mobilità

Chiunque vive prettamente in luoghi chuisi, soffre di carenza.

Consumare latte materno (neonati)

Dato che il latte materno ha pochissimo Calciferolo, il neonato nutrito solo con latte materno è a rischio carenza.

Problemi epatici e renali

Dato che il Calciferolo deve essere attivato dal fegato a dai reni (idrossilazioni) il loro mal funzionamento provoca carenza.

Bypass gastrico

Con gli interventi chirurgici per la perdita di peso, generalmente, si elimina la parte alta dell’intestino tenue, dove viene assimilata la vitamina D, quindi, si sviluppa la carenza.

Problemi di malassorbimento

Alcune patologie (morbo di crohn, fibrosi cistica, celiachia, colite ulcerosa) impediscono il corretto assorbimendo di vitamina da parte dell’intestino.

Protettori solari

Le creme solari impediscono al sole il contatto con la pelle, causando ipovitaminosi.

Farmaci

Alcuni farmaci distruggono la vitamina D, esempio, fenobarbital (ansiolitico).

Posizione geografica

Vivere in luoghi dove il sole si vede di rado e città ad alto inquinamento, sono una causa di carenza.

Dieta povera

Non consumare carne, pesce e latticini, sicuramente provocherà una ipovitaminosi (vegani).

Quali sono i sintomi della carenza?

Le persone che iniziano ad avere una carenza di Calcioferolo, vedranno la manifestazione di alcuni sintomi.

  • Dolori muscolari diffusi
  • Depressione
  • Mancanza di energia
  • Stanchezza e fatica
  • Dolore alle ossa (mal di schiena)
  • Caduta dei capelli
  • Lenta guarigione delle ferite
  • Ammalarsi facilmente e spesso

Sintomi di una carenza più prolungata

  • Fratture
  • Problemi cardiovascolari e neurologici
  • Infezioni frequenti
  • Problemi autoimmuni
  • Complicazioni in gravidanza
  • Perdita densità ossea

Sintomi della carenza nei bambini

  • Denti deformati
  • Mancanza di energia, affaticamento, sonno (letargia)
  • Irritabilità
  • Dolore alle ossa
  • Sviluppo corporeo ritandato

Quali problemi di salute causa carenza?

La carenza di vitamina D può provocare dei problemi di salute molto seri, sopratutto se si tratta di una carenza grave protatta per molto tempo.

Rachitismo

La carenza di Calciferolo nei bambini, sviluppa il rachitismo, questa patologia influisce negativamente nello sviluppo osseo.

Malattie cardiovascolari

I ricercatori hanno dimostrato che c’è una relazione tra la vitamina D e alcune malattie cardiovascolari, infatti, la sua carenza fa aumentare la probabilità di sviluppare queste patologie: ipertensione, ictus, iperlipidemia, infarto del miocardio, cardiopatia coronarica, insufficienza cardiaca.

Sistema nervoso e cervello

Vari studi hanno dimostrato che le persone che soffrono di depressione, ansia, Alzheimer, demenza, Parkinson, schizofrenia e declino cognitivo, hanno livelli bassi di Calciferolo.

Patologie autoimmuni

Chi soffre di Sclerosi multipla, Diabete di tipo 1, Artrite reumatoide, Lupus, malattia della tiroide, tutti hanno livelli bassi di vitamina D. Le persone con alti livelli di calciferolo sviluppano molto meno queste patologie.

Infiammazioni e infezioni

E’ stato dimostrato, con diverse ricerche, che la carenza di vitamina D coincide con l’aumento di infiammazioni e infezioni respiratorie.

Malattia scheletrica

L’ipovitaminosi provoca l’iperparatiroidismo secondario (in risposta lla carenza di calcio), che a sua volta causa un aggravamento della riduzione ossea, osteopenia, osteoporosi, osteomalacia e un incremento del pericolo di fratture.

Diabete tipo 2

I ricercatori hanno scoperto che con livelli alti di Calciferolo si abbassa il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 di circa il 45%.

Soggetti a rischio di carenza

Ci sono dei soggetti che hanno più probabilità di sviluppare la carenza, i motivi sono diversi, dipendono dall’età, zona geografica, stile di vita.

Le persone con la pelle scura

Una più alta quantità di melanina nella pelle si traduce in una pelle più scura, diminuendo la capacità della pelle di generare vitamina D dalla luce solare (raggi UV).

Gli anziani

Molti anziani soffrono di ipovitaminosi, perchè, solitamente trascorrono molto tempo chiusi in casa (o strutture per anziani). Altro motivo è che la pelle invecchiando riesce a sintetizzare molto meno la vitamina D, dal contatto della pelle con il sole.

I neonati allattati al seno materno

I neonati che consumano solamente il latte materno non riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di Calciferolo, sviluppando la carenza, bisogna integrare con latte in polvere rafforzato con le vitamine, compresa la vitamina D.

Tutte le persone che prendono poco sole

Ci sono tantissime persone, per diversi motivi, che prendono pochissimo sole, bene, tutti questi soggetti sono a forte rischio di carenza.

  • Chi usa cappelli
  • I musulmani che sono coperti dalla testa ai piedi
  • Chi lavora in luoghi al chiuso per molto tempo (esempio, i minatori)
  • Coloro che usano protettori solari
  • Chi vive in un paese dove c’è pochissimo sole (esempio i paesi del nord europa)
  • Tutte le persone poco mobili che amano stare in casa

Le persone che soffrono di obesità e che hanno subito un intervento di bypass gastrico

Tutte le persone obese con una massa corporea di 30 o superiore, sono a forte rischio, perchè il grasso tiene intrappolata la vitamina D ed il corpo non può utilizzarla. Inoltre, anche le persone che hanno subito un intervento di bypass gastrico per dimiuire l’obesità, svilupperanno la carenza, perchè, con la chirurgia, è stata danneggiata la parte alta dell’intestino tenue, dove viene assorbita la vitamina D.

Coloro che hanno patologie che causano malassorbimento

Tutte le persone che soffrono di colite ulcerosa, morbo di Crohn, fibrosi cistica, celiachia ed alcune malattie epatiche, sviluppano carenza.

Quali patologie prevenire e cura?

I ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di integratori di vitamina D (Calcioferolo) serve per la prevenzione e cura di alcune patologie, di seguito vediamoli nel dettaglio.

Rachitismo

Malattia che colpisce i bambini con carenza di Calcioferolo, si può prevenire e curare con la somministrazione di integratori ad alto dosaggio.

Psoriasi

In alcune persone ha funzionato il trattamento topico, contenente Calcioferolo, per questa patologia.

Sclerosi multipla

La scienza sostiene che l’integrazione di vitamina D, per lunghi periodi, diminuisce il pericolo di sviluppare la sclerosi multipla.

Osteoporosi

Gli scienziati sostengono che gli individui che consumano sufficientemente vitamina D, calcio e vitamina K, attraverso la loro alimentazione, oppure, assumendo integratori, rallentano il processo di degradazione delle ossa, prevenendo l’insorgere dell’osteoporosi e quindi, fratture.

Osteomalacia

La vitamina D è anche utilizzata per curare l’Osteomalacia (dolore osseo, debolezza muscolare), perchè la carenza provoca una riduzione del quantitativo di minerali ossei. Viene anche utilizzata per curare la ipofosfatemia genetica.

Malattie cardiovascolari

La carenza di vitamina D è legata a problemi vascolari, iperlipidemia, rigidità arteriosa e ipertrofia ventricolare sinistra. La sua integrazione aiuta con la crescita cellulare vascolare, la pressione sanguigna e le infiammazioni. Quindi, avere livelli alti di vitamina D e vitamina K, significa prevenire alcune patologie, come: infarto, ictus, ipertensione.

Vari tipi di cancro

Gli studi eseguiti fino ad oggi, indicano che l’integrazione di vitamina D, inibisce la carcinogenesi, rallenta la progressione tumorale, le metastasi e diminuisce la percentuale di mortalità da tumore. Le statistiche a livello mondiale, dimostrano che ci si ammala e muore di più di tumore in tutti i paesi del mondo con poco sole. Questo significa, che la popolazione sviluppa i tumori perchè è carente di vitamina D.

Patologie infiammatorie intestinali

Tre studi recenti hanno dimostrato (ancora ci vogliono ulteriori conferme) che l’assunzione di vitamina D aiuterebbe a ridurre l’infiammazione intestinale in paziente con il morbo di crohn o colite ulcerosa.

Altre patologie

La vitamina D serve anche per migliorare i seguenti problemi di salute: apnea del sonno, disfunzione erettile, funzioni renali e retinopatia diabetica.

Vita più lunga

Gli scienziati hanno scoperto che le persone che assumono sufficiente vitamina D, vivono più a lungo rispetto alle persone con carenza.

Caduta dei capelli

Delle ricerche condotte negli ultimi anni, hanno evidenziato un legame stretto, fra questa vitamina e la caduta dei capelli, infatti, la maggior parte delle persone, che combatte con questo problema, è carente di vitamina D.

Se vuoi approfondire l’argomento (vitamina D e salute dei capelli), leggi questo articolo: “Vitamine per capelli, quali sono quelle importanti

Eccesso di vitamina D

Tramite l’alimentazione non è possibile raggiungere livelli di tossicità di vitamina D nell’organismo (il cibo ne contiene piccole quantità). Anche l’esposizione per molto tempo al sole, non provoca tossicità, perché una quantità eccessiva di calore sulla pelle ostacola la creazione di vitamina D3. L’unico modo di incorrere in un problema di tossicità è assumere un integratore di vitamina D3, fai da te, con un dosaggio eccessivo. Gli esperti raccomandano non assumere giornalmente integratori che contengano più di 4.000 UI (100 µg) per gli adulti, perchè, superata questa soglia potrebbero insorgere effetti collaterali. Per dosi superiori è consigliabile farlo sotto la supervisione del vostro medico.

Un’esagerata integrazione di vitamina D3 (aumenta l’assorbimento del calcio), provoca ipercalcemia (livelli alti di calcio nel sangue) e di conseguenza, può causare un’eccessiva calcificazione delle ossa, indurimento dei vasi sanguigni, del tessuto cardiaco, dei polmoni e dei reni.

I sintomi di eccesso

Dato che questa vitamina è liposolubile, la quantità in eccesso viene immagazzinata e quando se ne assume troppa si raggiungono i livelli di tossicità ed arrivano i primi sintomi.

  • Mal di testa
  • Mal di stomaco
  • Perdita di appetito
  • Confusione
  • Debolezza muscolare
  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Costipazione
  • Sete eccessiva
  • Disidratazione
  • Xerostomia (bocca secca)
  • Bradicardia (battito cardiaco irregolare)
  • Calcoli renali
  • Disturbi neuropsichiatrici
  • Poliuria (urine frequanti)
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Interazione della vitamina D con altre sostanze

Il Calciferolo interagisce negativamente se assunto con oli minerali, perchè, gli oli ne impediscono il corretto assorbimento da parte dell’organismo. Invece, la vitamina A, vitamina C, vitamina F, calcio, fosforo e colina aiutano l’assorbimento del Calciferolo.

Interazione con i farmaci

Coloro che assumono farmaci quotidianamente, prima di prendere un integratore di Calciferolo, è opportuno che consultino il loro medico, perchè alcuni farmaci possono interagire negativamente con la vitamina D.

L’assunzione di vitamina D con questi farmaci può sviluppare ipercalcemia (troppo calcio nel sangue)
  • Pressione sanguigna (Verapamil, Diltiazem, Cardizem, Tiazac)
  • Diuretici tiazidici
  • Psoriasi (Dovonex, Sorilux)
  • Per il cuore (Lanoxin)
Questi farmaci ostacolano l’assorbimento della vitamina
  • Lassativi
  • Steroidi (prednisone)
  • Colesterolo (Colestiramina, Questran, colestipol)
  • Perdita di peso (Xenical, Alli)
  • Anticonvulsivanti
  • Statine
  • Antimicotico (chetoconazolo)
  • Aansiolitico (fenobarbital)
Farmaci che interferiscono con l’assorbimento del calcio
  • Inibitori della pompa protonica (lanzoprazolo, omeprazolo)

Chi utilizza ogni giorno farmaci inibitori della pompa protonica, reflusso esofageo, è consigliabile predere integratori di vitamina D e calcio.

Quando assumere vitamina D?

Esistono dei gruppi di individui che sono a rischio carenza. Queste persone dovrebbero pensare di integrare questa vitamina, per bloccare la carenza sul nascere, perchè, qualora la carenza diventasse grave, i problemi di salute sarebbero seri.

Bisogna assumerla quando:

  • Si è anziani
  • Le persone con pelle scura
  • Si è obesi o hanno fatto un bypass gastrico
  • Quando si consumo alcune medicine
  • Si sta la maggior parte del tempo in luoghi chiusi
  • Si hanno alcune patologie (colite ulcerosa, morbo di Crohn, fibrosi cistica, celiachia)

Perchè tutti dovrebbero integrarla?

Come consiglia il Prof. Andrea Giustina, per tutta la durata dell’inverno, tutti gli italiani dovrebbero prendere un integratore di vitamina D3 (colecalciferolo). Perchè, in questo periodo dell’anno c’è poco sole e si trascorre più tempo in luoghi chiusi e di conseguenza si sviluppa una carenza.

vitamina d quando integrarla

Vitamina D in gravidanza

Tutti gli individui hanno la necessità di questa vitamina per la salute del proprio organismo e durante la gravidanza e allattamento l’importanza è ancora maggiore. Perchè, contribuisce allo sviluppo osseo, denti, cuore, reni, e sistema nervoso del feto.

Tutte le donne incinte e in allattamento devono integrare la vitamina D con almeno 10 µg (400 UI) al giorno, per il corretto sviluppo del feto e per fornire abbastanza vitamina al bambino per i primi mesi di vita. Integrando la vitamina si eviteranno problemi futuri al bambino, come il rachitismo, perchè, la vitamina D è importantissma per l’assorbimento del calcio e fosforo.

Consiglio

In gravidanza cercate di consumare cibi che contengano Calciferolo (uova, sardine, salmone, cereali per la colazione e latte fortificati) e prendere un poco di sole, anche 10 minuti al giorno in balcone (a mezzo busto nudo).

Calciferolo e corona virus (covid-19)

Uno studio recente dell’università di Torino, condotto sui pazienti ricoverati per corona virus (polmonite), risulta che la maggior parte degli ammalati avevano livelli bassi di vitamina D nel sangue, cioè, carenza.

Infatti, gli studi scentifici associano la vitamina D alla prevenzione delle infezioni delle vie respiratorie (sistema immunitario efficiente), quelle che attacca il corona virus.

Quindi, coloro che non hanno una carenza sono più protetti contro il virus.

Dott. Francesco Martelli

Vitamina D e corona virus

Il consiglio è integrare le vitamine idrosolubili (vitamina B1, vitamina B2vitamina B3vitamina B5vitamina B6vitamina B7vitamina B8vitamina B9vitamina B12vitamina C) e quelle liposolubili (vitamina A, vitamina E, vitamina F, vitamina K e vitamina Q), per avere un sistema immunitario efficiente. Nello specifico la vitamina D stimola l’immunità innata (aspecifica), che protegge l’organismo dagli attacchi di qualsiasi microrganismo. Il Calciferolo fa produrre alle cellule del sitema immunitario, dell’epitelio respiratorio e intestinale, le proteine (beta defensine) che impediscono ai virus di attaccarsi alle mucose e poi entrare nelle cellule.

Calciferolo e la salute della pelle

I ricercatori affermano che, la vitamina D, poichè potenzia il sistema immunitario e limita l’infiammazione nel corpo, è importante anche per la salute della pelle (ma anche dei capelli).

Di seguito, le funzioni importanti che svolge per la salute della pelle

  • Attivazione del sistema immunitario aspecifico contro gli antigeni cutanei
  • La regolazione della riproduzione e diversificazione dei cheratinociti, per il ringiovanimento della cute
  • Regolazione e protezione dei follicoli piliferi e delle strutture cellulari della cute, da tumori dovuti ai raggi UV
  • Importante anche per la guarigione di ferite e ulcere cutanee

I ricercatori hanno anche scoperto che, i livelli bassi di Calciferolo, sono correlati a patologie infiammatorie della pelle, come:

  • Dermatite
  • Psioriasi
  • Acne
  • Pelle secca
  • Prurito

Quindi, tramite l’integrazione di Calciferolo, oppure, attraverso l’applicazione topica, questi disturbi della cute possono migliorare notevolmente.

Se vuoi saperne di più sulla vitamina D e la salute della pelle, leggi questo articolo di approfondimento: “Vitamine per la pelle, vediamo quali sono quelle essenziali

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